COSÌ FAN TUTTE - LA SCALA 30/06/14

foto: La Scala

 - Muchas gracias a Luvi y Eleonore por sus magníficas crónicas - 

Adoro l'atmosfera che si respira fuori dal teatro appena prima di una recita, specialmente fuori da un tempio come la Scala. A sorprendermi ulteriormente ieri è stata la nutrita presenza di giovani: mai visti così tanti più o meno coetanei all'opera prima di allora, una buona fetta del pubblico che ha riempito la sala quasi al completo.

Benché il genio mozartiano non sia il più affine alla mia sensibilità ho apprezzato molto la qualità della realizzazione sotto ogni punto di vista.
Come sempre impeccabile la guida di Barenboim e straordinario il suono dell'orchestra. Bravi anche gli interpreti, un cast molto equilibrato capitanato da Rolando, che si è mostrato perfetto per la parte: un ruolo esigente ma che ben si adatta alla sua vocalità come alle sue qualità di attore, alla sua inarrestabile dinamicità. Completamente a suo agio, anche nella parte acuta più spinta, ha saputo esprimere bene gli aspetti tragicomici tipici in Mozart, e si è rivelato in perfetta sintonia con Adam Plachetka, nel ruolo corrispondente dell'altra coppia.
Lo spirito della prestazione teatrale a loro richiesta, che comprendeva corse a piedi nudi, rotolarsi dalle scale, e addirittura sporcare i candidi abiti, si incastrava perfettamente a una scena incredibilmente contemporanea, condita con un raffinato minimalismo un po' anacronistico per il contesto settecentesco, ma sicuramente di grande impatto: un luminoso openspace ed un giardino, scale prive di ringhiera...
Bene anche Pertusi e la Malfi, nei loro ruoli da registi della vicenda, e lo stesso vale per le protagoniste femminili, Katija Dragojevic e Maria Bengtsson, anche loro molto affiatate: particolarmente intenso il soprano, applauditissimo alla fine, come anche Rolando, già premiato precedentemente al termine di un'ottima esecuzione della sua aria, Un'aura amorosa.
A parte un paio di brevi interruzioni per gli applausi durante lo svolgimento dell'opera, una delle quali non prevista e severamente punita dallo sguardo severo del Maestro Barenboim, il pubblico ha tentato di preservare tutto il suo entusiasmo per la fine, quando il fragore degli applausi ed i ripetuti bravo hanno riempito ogni angolo della sala, rendendo indispensabile la prolungata permanenza dei protagonisti.

Straordinario Rolando, un artista completo che ha dato anima a un Mozart sublime ed amaro che, senza di lui, non avrei mai immaginato di andare sentire a teatro!! BRAVO!!

Luvi

My missing Cosí and the last performance of this Rolando-series at La Scala

Enter La Scala for a Rolando evening is a breathtaking moment. Enter this House after a huge painful disappointment caused by the strike - is even much more emotional. I had my first Cosí at the premiere and a ticket for the last one, but each performance is unrepeatable and unique, and to lose an evening with the voice of Rolando ... still I don't find the right word to describe it.

When I have tickets for several performances of a same staging, I follow with interest the changes and, especially, try to understand their cause and meaning. As the spectators are different for each evening, why to modify certain details of the concept?

Already at the first time, I loved the staging of Guth, with all its unusual, colourful events and fresh approaches, but I am sure that most of these exciting details escape the attention of those who attend only one performance. Some elements which I have found particularly fascinating and extremely offbeat, out of the ordinary: The changes of the parts of Ferrando's and Guglielmo's suits (shirts, pants, jackets) show the changes in Fiordiligi's and Dorabella's love. In the first and last minutes of the opera, the two men wear the same suits, and Guglielmo wears it even during the moments when Fiordiligi wants to remain faithful and struggles with her feelings. At the beginning of the "courting", Ferrando y Guglielmo wear a white suit, and when the girls accept their love, they remove the jacket. Later they no longer have their white pants, they wear the black ones of their oiginal suits.

Another detail that has captivated me: The "penetration" of the garden into the room. The garden means the new love of Fiordiligi and Dorabella, and this garden remains in the room even after the return of Ferrando and Guglielmo ... 

However, there are elements whose meaning remains hidden for me. The greatest secret: Why the two "Albanians" are always, in every moment, barefoot?

And another secret, with the orchestra of La Scala. Even at the fourth performance of this opera, some wind instruments played with errors!  But the rest is Mozart, at his best with Barenboim!

I liked the singers: Pertusi with his beautiful bass-baritone and his great Don Alfonso, Maria Bengtsson, especially in the incredibly difficult and complicated "Come scoglio" and her great arias in the second act, Katija Dragojevic in "Smanie implacabili", "Io lo farei", "Che imbroglio nacser deve"... and Serena Malfi as a fantastic Despina in every scene. This time, Adam Plachetka seemed to be vocally less convincing.

ROLANDO

I love this Ferrando with the magnetic strength of Rolando's personality. His presence dominates the stage, and we can recognize his "own" humorous elements added to the events. At the premiere, I loved more "his" first act, with the arrival of the "Albanians" and with the tremendous poison scene, but at this last performance, also "his" entire second act was terrific: his duet with Guglielmo, the serenade, the "marriage scene", ...

Rolando gave us magic moments. His liquid gold voice captured the hearts with "La fenice é Dorabella", "Una bella serenata far io voglio...", "Il mio labbro palpitante", "Abbracciami idol mio", "Per la man che lieto...", "Amor, il nume si possente", "... che alle vive faville...", "Un'aura", "Son di Giove innanzi al trono?", "Non,tu sei l'alma mia dea", "Un quadretto piú giocondo", "Secondate, aurette amiche", "Son pronto, o cara", "...in me solo tu vedi", "Ma per farti felice", "...ma tu mi guardi e poi sospiri",  "Numi, tante promesse", "Abbi di me pietá", "Cancellarla?", "Le voci d'amor", ...

I love Rolando's voice not only in the solo arias, but also in the duets, trios, quintets, sextets where his sunny voice shines above everything else.

GRACIAS, ROLANDO!

Eleonore

Fotos: La Scala