Os dejo las dos estupendas crónicas que me han llegado del Elisir del sábado 18, enviadas por Sandro y Edith (también con fotos): mille grazie, danke schön! Es curiosa la coincidencia de los títulos: emperador/conquista. Y es que Nemorino, en Viena (y no solo), solo hay uno.
Vienna ha eletto il suo nuovo imperatore
Ci sono artisti che
si lanciano con tanta e tale generosità che diventa poi difficile e arduo
stabilire un confine tra loro e il loro prodotto artistico. E Nemorolando, sì
mi viene proprio da chiamarlo così, per una volta, appartiene a quel genere di
Artista. Villazòn e il “suo” Nemorino, sono ormai incastonati uno dentro
l’altro, indissolubilmente, e quando si manifestano ci regalano quella magia
del teatro che solo i grandi ci sanno regalare.
E il gioco al quale
ci invitano, ci coinvolge, ci travolge e muove e accende passioni; quelle
passioni che ieri sera hanno attraversato i cuori e le menti di tutti i
presenti alla Staatsoper di Vienna, dove per l’ennesima volta ha ripreso vita,
e quale vita, quello strepitoso personaggio che è Nemorino.
I venti minuti di
applausi finali convinti a appassionati, ne sono la chiara testimonianza. La
poesia che Villazòn infonde al personaggio non può lasciare lasciare
indifferenti. Ho già speso molte parole in miei interventi precedenti su questo
blog, sempre a proposito Nemorolando, e
rischio di ripetermi, ma mi si lasci sottolineare ancora una volta la
elettrizzante e ingenua vitalità fanciullesca del personaggio che esce dal
corpo e dalla voce di Villazòn.
Voce che si
mantiene su livelli straordinari per tutto il primo atto, dove regala momenti
di eccelsa preziosità stilistica, un lavoro di cesello sopra ogni singola nota,
ogni singola parola straordinario. Mezze voci bellissime e un canto sicuro e
spavaldo.
Il secondo atto
purtroppo ha probabilmente risentito delle energie investite e il canto di Villazòn
si è fatto a tratti più affaticato, opaco, e soprattutto l’esecuzione della furtiva lacrima ne ha fatto un po’ le
spese.
L’allestimento è
quello arcinoto con la regia di Otto Schenk, tradizionalissimo, ma per me a
tratti affascinante.
Completavano il
cast Sylvia Schwartz, molto brava, sicura e agile, anche se di voce un po’
piccola, di bella presenza e disinvolta scenicamente. Nicola Alaimo ha regalato
un Belcore limpido, possente, dotato di
ottima dizione. Del signor Sramek (Dulcamara) eviterei di parlare.
Strepitosa, come
sempre, l’orchestra diretta in maniera scintillante da Guillermo Garcia Calvo.
Lo stage-door era
affollatissimo come non mai, ci
sentivamo come tante sardine compresse nella scatola. Rolando, generosissimo a
regalato a tutti i suoi fans un momento di attenzione. A me abbracci e baci e una dedica a Margherita
sul frontespizio del Werther che avevo comprato ieri mattina.
Circondavano l’imperatore
Villazòn, per tutto il tempo dello stagedoor, estatiche e adoranti, 4
amiche di nostra conoscenza… ;)!
Sandro Corti
Rolando conquered again the hearts of the audience
At the beginning of the first half it seemed as if the conductor and his musicians with massive Forte "Nemorino, Adina and Co" would drown. I was a little fearfully, because to the lyrical role of Nemorino needs a somewhat sophisticated and above all gentle baton.
Even Dulcamara (Alfred Sramek - a longtime experienced member of the Vienna State Opera) initially had to struggle against it.
It was not only to be expected - Rolando sang with great force,even with brilliant high notes and his beautiful timbre shone. Certainly, at first some little uncertainty - probably a little nervousness - was there, but he mastered them with his high musicality and with flying colors. But an "Encore" from "Una furtiva lagrima" there was not, despite violently applause.
Rolandos ravishing acting performance was again unbeatable, he played with wit and point, charmed with a lovable, soulful Nemorino. He is not "un idiota". He is infinitely in love!" Behind me sat a couple who obviously Rolando's touching and funny performance yet did not know, because their laughter was very often to hear.
With his comical interludes, he not only amused the audience, he infected his singing-colleagues, also his adored Adina (Sylvia Schwartz) was positively influenced by his temperamental. A young, still unspent coloratura voice seems here to go a good way.
A vocally a little blustering, impetuous Belcore (the Sicilian Nicola Alaimo) made his debut in this role for the first time at the Vienna State Opera, but eventually he was not able, despite intense courtship, Adina's heart to win - against "Rolando - Nemorinos" heartfelt and touching acting performance, he had no chance.
Alfred Sramek was with his perfidious Dulcamare thanks to his many years experience - especially in the second part of this evening - perfect and his acting was very amusing.
At the end a frenetic and enthusiastic cheering, especially of course for Rolando, the avowed favorite Vienna State Opera audience. The lights were already dark after several curtains but still countless fans with thunderous applause forced a further illuminate curtain and a joyfully radiant Rolando gave away his heart with loving gestures to his audience.
Edith
Edith
Fotos: Edith
Dominique Meyer, Director Staatsoper Viena |
Guillermo Garcia Calvo, Director orquestal |
Un autógrafo que Edith pidió para todos los Villazonistas |