Photo : Fabian Lippke
La chronique d'Antonella :
Bellissimo recital a Bad Wörishofen
La sera del 6 ottobre Rolando ha tenuto alla Kurhaus di Bad Wörishofen un
bellissimo concerto del ciclo “Amore e follia”, insieme al mezzosoprano Kate
Lindsay, e accompagnato dalla Philarmonie Baden-Baden diretta dal sempre
ottimo Guerassim Voronkov. Assolutamente non scontato il programma, che
ha spaziato dal Barocco al Classicismo, al Belcanto, fino all’Opera francese.
Nella prima parte, dopo l’ouverture de “L’anima del filosofo” di F.J. Haydn, vi
è stata un’incursione nel Barocco con un’aria dal “Bajazet” di A. Vivaldi
cantata dalla Lindsay, per poi lasciare spazio dapprima a uno splendido
duetto amoroso Orfeo/Euridice (“Come il foco allo splendore”) e poi al
recitativo e aria di Orfeo dopo la morte di Euridice (“Dov’è quell’alma audace
… In un mar d’acerbe pene”), ormai cavallo di battaglia di Rolando, dalla già
citata opera di Haydn.
La prima parte è stata chiusa dalla bellissima aria di Romeo “Se Romeo ti
uccise un figlio” da “I Capuleti e i Montecchi” di V. Bellini (com’è noto, in
quest’opera il ruolo di Romeo è sostenuto da un mezzosoprano en travesti) e
dal duetto Romeo/Tebaldo (“Deserto è il loco …”), virtuosistico e adeguato a
mostrare le doti vocali sia del tenore che del mezzosoprano.
Nella seconda parte sono stati offerti brani da “Les contes d’Hoffmann” di J.
Hoffenbach, con un vertice, naturalmente, nel “Va pour Kleinzach” di
Rolando, come sempre osannato e applauditissimo. La parte ufficiale del
concerto si è conclusa con la drammatica scena finale dell’uccisione di
Desdemona dall’ultimo atto dell’ “Otello” di G. Rossini, ove entrambi i cantanti
hanno davvero dato il meglio di sé, sia vocalmente che per le capacità di
interpretazione. Rolando è apparso in ottima forma, con grande potenza
vocale e con la consueta intensità e capacità di trasmettere grandi emozioni
al pubblico. Il suo Kleinzach, ma anche il suo Orfeo e il suo Otello, sono
capaci di dare i brividi e restano indimenticabili. E’ sicuramente solida e molto
buona anche la sua intesa con il mezzosoprano.
Generosissimi i bis, ben quattro: il pezzo di zarzuela “Ya mis horas felices”
(Rolando), “Ah, que j’aime les militaires!” da “La Grande-Duchesse de
Gerolstein di Hoffenbach (Kate), e a due il valzer della Vedova Allegra di F.
Lehar (con tanto di danza) e l’intramontabile “Non ti scordar di me”.
Sentiti, convinti e prolungati gli applausi per i due interpreti, per il direttore e
per l’orchestra, al termine di questa splendida serata.
Antonella
En bonus, un magnifique album de photos du concert et de la
fête qui lui a succédé.
https://www.imago-images.com/search/v2?
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